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ANNATA 2019
DENOMINAZIONE Umbria Bianco Frizzante Igt
VITIGNO Sangiovese
ALCOOL 12%
TIPOLOGIA Vino Bianco Frizzante col Fondo
ABBINAMENTI Antipasti di Carne, Primi Piatti Vegetariani, Formaggi a Pasta Morbida
Musaguzzo è un luogo, fisico e della mente, capace di richiamare la forma che volevamo per il nostro rifermentato. Un “pet nat” affusolato e verticale, pungente e vivace, saporito e dissetante. Un vino a briglie sciolte, che non tradisce la sua natura selvaggia e non accetta steccati.
TERRA: tendenzialmente sabbiosa, alluvionale, ricca di scheletro e potassio. Vigne che superano i 300 metri.
UVE: sangiovese
VINIFICAZIONE/AFFINAMENTO: vinificazione in bianco di uve a bacca nera, rifermentazione e presa di spuma in bottiglia.
Di colore giallo brillante con sfumature ambrate.
Ha profumi intriganti di fiori di maggio e frutta fresca, con lievi cenni di panetteria.
In bocca è fragrante, di bella pulizia e tensione.
Questa parte dell’Umbria, tanto affascinante quanto incontaminata, gode di un microclima particolare: le colline estremamente ventilate scacciano le nebbie, mentre gli inverni sono decisamente freddi e le primavere miti. In estate luce e sole irradiano le vigne senza eccessi, così che le uve possono maturare gradualmente, senza stress, chiudendo il cerchio di un clima dai tratti continentali.
Facile immaginare, in estate e durante la vendemmia, escursioni termiche notevoli, ideali per uve e vini profumati, di grande freschezza e godimento.
Il resto lo fanno i suoli: alluvionali, di medio impasto, ricchi di scheletro e ciottoli, moderatamente calcarei e con bassa percentuale di argilla. Condizioni complessive che garantiscono maturazioni tardive delle uve, capaci di esaltare aromi e acidità anche nelle annate più calde.
Il corpo dei vigneti è diviso in varie parcelle, sostanzialmente classificate in tre gruppi, in base all’età e alla posizione. Le vigne più vecchie risalgono al 1998 e sono in piena produzione. Le altitudini vanno dai 250 ai 400 metri.
Al Pinot Nero sono dedicate le vette collinari più alte e ventilate. Altre varietà di riferimento sono legate alla tradizione più antica, come nel caso di Sangiovese, Malvasia Nera, Ciliegiolo e Montepulciano, o a quella più recente, a partire dal Syrah (Cortona è a una passo). Tra i bianchi primeggiano Grechetto, Malvasia Bianca e Friuliano, a ricordare come la zona sia stata frequentata, nel dopoguerra, da diversi fattori arrivati da nord.Le uve, allevate con la massima cura, raccolte in genere da metà settembre a metà ottobre, vengono selezionate parcella per parcella e immediatamente portate in cantina.
Le fermentazioni sono assolutamente naturali, con soli lieviti indigeni, effettuate in diversi tini di acciaio e in quelli troncoconici di rovere da 40 hl. In questi ultimi contenitori (ben 10 in tutto) avviene anche la fermentazione malolattica e l’affinamento.
In cantina tutto avviene in maniera semplice, rigorosa ma senza scorciatoie né artifici. La maturazione dei vini segue le stesse regole: sia che avvenga in acciaio, cemento o legno, deve accompagnare il frutto e il carattere del terror senza prevaricarlo.
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