Zona di pregio vitivinicolo dal 1716, ospita da quattro generazioni la tenuta della famiglia Bazzocchi, che onora la tradizione dei vini di qualità. Una tradizione che inizia ancora prima del Settecento: gli Etruschi vinificavano queste zone già nel IV secolo a.C. In epoca romana, la zona di Arezzo e dintorni era considerata la migliore per la produzione viticola e nel Medioevo il valore dei vini di quest’area era riconosciuto anche all’interno del Catasto Fiorentino. Dopo essere stata inclusa nell’editto di Cosimo III de’ Medici come zona di pregio vitivinicolo, la fama di Petrolo e di tutta l’area di Valdarno di Sopra è andata crescendo, grazie ai suoi vini, ottenuti dal vitigno Sangiovese, ormai noti agli addetti ai lavori. Più recentemente, nel 2011, la “Val d’Arno di Sopra” è diventata una Denominazione d’Origine Controllata, la prima DOC in Italia che tra i requisiti include la certificazione biologica.La famiglia Bazzocchi già dagli anni ’90 coltivava i propri uliveti secondo i principi dell’agricoltura biologica e nel 2000 ha deciso di adottare gli stessi standard per la coltivazione dei vigneti. Con l’inerbimento e l’abolizione dei pesticidi di sintesi e dei concimi artificiali, l’azienda Petrolo ha abbandonato definitivamente l’agricoltura tradizionale e nel 2015 ha ottenuto la certificazione di agricoltura biologica.Con 31 ettari di vigneto coltivati con uve Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon e Trebbiano, l’azienda Petrolo si distingue per le sue etichette sinonimo di qualità.