Il Piemonte si è sempre identificato per la produzione di grandi vini rossi, sopratutto a base Nebbiolo, vitigno portante della viticoltura della regione. Diventò noto a partire dal XIX secolo per opera dei Marchesi di Barolo, che dopo l'intervento dell'enologo francese Louis Oudart, chiesto dalla Marchesa, capì subito che si potevano ottenere vini secchi e non dolci come venivano prodotti per essere commercializzati via mare. Così nacque il Barolo e per merito di Camillo Benso Conte di Cavour, che convertì la sua cantina nella produzione di Barolo, diventò famoso a livello nazionale ed internazionale. Il Piemonte è stata la prima regione a creare le parcelle, suddivisioni degli appezzamenti vitati che prendono il nome dei comuni e vengono anche scritti in etichetta, come per i Cru francesi. Ad oggi le zone della DOCG sono ben 17 e 41 le DOC e ne fanno parte sia vini rossi che bianchi. Non possiamo non nominare la Barbera, vitigno più coltivato in Piemonte e il Moscato d'Asti, spumante distribuito in tutto il mondo.